martedì 28 marzo 2017

Creme solari: filtri chimici e filtri minerali

Al giorno d’oggi, è risaputo che i raggi ultravioletti rappresentano un pericolo per la salute e che bisogna fare il possibile per evitarli.
Nei periodi più caldi dell’anno, quando il sole scalda e brucia di più, i medici consigliano sempre di non esporsi in certi orari della giornata, ma anche quando il sole non sembra così caldo da scottarci non si deve abbassare la guardia, perché i raggi ultravioletti sono onnipresenti, anche nelle giornate nuvolose, e per questo bisogna proteggersi. 
I raggi UVA danneggiano la cute, favorendone anche l’invecchiamento precoce.
Ai raggi UVB si devono scottature, colpi di sole e tumori della pelle.

Per ripararci dai raggi UV solitamente ricorriamo ad una protezione solare, ma bisogna sceglierla con attenzione, perché alcuni ingredienti risultano dannosi sia per l’uomo sia per l’ambiente.

I filtri contenuti nelle creme solari si distinguono in chimici e minerali.
I primi assorbono i raggi UV, mentre i filtri minerali, o schermi fisici, riflettono la luce del sole. In ogni protezione possiamo trovarne un tipo o l’altro, oppure entrambi.

I filtri chimici, oltre a costituire una minaccia per l’ambiente, sono nocivi per la salute dell’uomo: alcuni di essi risultano tossici, sono interferenti endocrini e possono provocare allergie o sensibilizzazione.

Di conseguenza, è preferibile scegliere prodotti con filtri minerali, ma anche in questo caso occorre fare attenzione: alcuni solari, infatti, contengono nanoparticelle di biossido di titanio e di ossido di zinco, utilizzate ad esempio per rendere le creme più fluide e spalmabili ed eliminare i tipici residui bianchi sulla pelle. Queste sostanze, però, penetrano con facilità nella circolazione sanguigna e sono tuttora sotto osservazione da parte degli scienziati: alcuni studi effettuati su animali dimostrerebbero che il biossido di titanio sotto forma di nanoparticelle è un possibile cancerogeno che causa danni ai cromosomi e alla catena del DNA; altre ricerche affermano che l’inalazione di nanoparticelle di ossido di zinco provoca infiammazioni ai polmoni.
Attenzione, quindi, se tra gli ingredienti di una protezione solare leggete “Titanium Dioxide (NANO)” o “Zinc Oxide (NANO)”.

Come per qualsiasi crema e cosmetico, inoltre, è consigliabile evitare prodotti contenenti, ad esempio, metalli pesanti (come Cobalto, Cromo e Nichel), profumi sintetici, parabeni, siliconi, coloranti sintetici e petrolati.


   

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