Ogni
giorno prendiamo dagli scaffali del supermercato cibi di cui non leggiamo
neanche le etichette degli ingredienti. La verità è che spesso leggerle o non
leggerle è la stessa cosa, perché non siamo informati su cosa si celi realmente
dietro le varie sigle o i vari nomi che compongono il nostro prelibato pasto o
spuntino.
Per
la maggior parte della mia vita ho fatto così anch’io: compravo senza sapere
cosa mangiavo. Pian piano, però, ho cominciato a prestare attenzione agli
articoli sui giornali e agli approfondimenti su questi argomenti ed è tutto
cambiato: ho iniziato ad informarmi seriamente su tutto il possibile, a volte
scoprendo anche cose assurde (almeno secondo me).
Quindi adesso cerco di
eliminare o comunque ridurre al minimo il consumo degli ingredienti più nocivi.
Un
esempio di cui voglio parlare riguarda gli additivi E320 e E321, impiegati
nel settore alimentare, ma anche in quello cosmetico e farmaceutico.
Il
butilidrossianisolo, conosciuto anche
come BHA o E320, viene usato nell’industria alimentare come antiossidante per
evitare l’irrancidimento dei prodotti. Si trova nelle gomme da masticare, nei
biscotti, negli gnocchi di patate (e anche nei preparati per farli), nelle
barrette di cereali e in molti altri alimenti.
Secondo
vari studi eseguiti, questo additivo contribuisce ad aumentare il colesterolo
cattivo, distrugge sostanze come la vitamina D, può irritare gli occhi, la
pelle e le mucose, ed è stato classificato come probabile cancerogeno.
In
molti Paesi è vietato usarlo negli alimenti per bambini.
Il
butilidrossitoluene, noto anche come idrossitoluene butilato, BHT o E321, presenta caratteristiche simili, si trova nelle stesse
tipologie di alimenti e può provocare, tra le varie cose, danni epatici.
Come
ho scritto in precedenza, questi due pericolosi additivi trovano impiego anche
in campo farmaceutico e in quello cosmetico, quindi bisogna prestare sempre
molta attenzione alle etichette. Ho trovato il BHT anche tra gli ingredienti del balsamo per capelli di famose
marche.
Ci
si può domandare per quale motivo si possano usare tranquillamente sostanze del
genere. La risposta è semplice: è tutto legale, ovviamente; vengono stabilite
delle dosi massime che il corpo umano può assumere senza subire particolari
danni e in base ad esse viene elaborato un prodotto.
Il
problema è che una persona può, in un solo giorno, prendere un medicinale,
usare qualche cosmetico e mangiare più cose contenenti questi additivi, accumulando, così, varie dosi della stessa sostanza nell’organismo e
superando, con ogni probabilità, la quantità massima prevista.
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