Mentre
da una parte c’è chi ancora cerca ostinatamente nuovi posti da cui estrarre
petrolio e chi crede (o, nella maggior parte dei casi, per comodità fa finta di
credere) che il riscaldamento globale, i cambiamenti climatici, l’inquinamento
asfissiante siano invenzioni o comunque esagerazioni, dall’altra c’è chi si
ingegna per trovare nuove strade percorribili per un futuro migliore.
A
questo proposito, intorno al 2050 dovrebbe essere pronto un ambizioso progetto
in Europa, più precisamente nel Mare del Nord.
Danimarca,
Germania e Paesi Bassi hanno infatti in programma la costruzione di un’isola
artificiale sul Dogger Bank, un grande banco sabbioso a circa 100 km dalla
costa del Regno Unito.
Caratteristiche
dell’isola: alcuni edifici (per ospitare i lavoratori), alberi, una pista di
atterraggio, un piccolo porto, ma soprattutto migliaia di pale eoliche e
pannelli solari, dai quali si otterrà energia. È proprio questo l’obiettivo: ricorrere
alle risorse naturali, il sole e il vento, per creare energia pulita e ridurre nettamente
le emissioni di CO2.
L’energia
ricavata verrà distribuita a circa 80 milioni di persone, in sei Paesi: Olanda,
Danimarca, Germania, Belgio, Gran Bretagna e Norvegia.
Dopo
la realizzazione di questa prima isola artificiale potrebbero sorgerne altre,
per sviluppare ed affidarsi sempre più alla produzione di energia da fonti
rinnovabili.
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