domenica 23 aprile 2017

Il biossido di titanio nei settori cosmetico e alimentare

Il biossido di titanio viene usato nel settore cosmetico (con le denominazioni CI 77891 e Titanium Dioxidee nel settore alimentare (additivo E171).

La prima volta in cui ho letto qualcosa su questo additivo è stata nel campo cosmetico: stavo cercando informazioni approfondite sulle creme solari, che dovrebbero proteggere il nostro corpo. Sì, ma allo stesso tempo lo danneggiano, senza che la gente se ne renda conto, proprio perché ci si fida di prodotti studiati appositamente (almeno in teoria) per la nostra salvaguardia (Creme solari: filtri chimici e filtri minerali).
Tra gli ingredienti che le compongono possiamo trovare nanoparticelle di biossido di titanio. Servono ad esempio a rendere più fluida la crema, ma al tempo stesso possono provocare danni alla salute. 
In forma di nanoparticelle, infatti, il biossido di titanio penetra facilmente nella circolazione sanguigna e secondo alcuni studi causerebbe danni ai cromosomi e alla catena del DNA. È stato classificato come possibile cancerogeno.

Bisogna fare attenzione, quindi, alle etichette: personalmente ho trovato scritto “Titanium Dioxide (NANO)” come secondo ingrediente (il primo era l’acqua) anche in un latte solare eco biologico!

Il biossido di titanio viene usato anche ad esempio nei saponi, nelle creme per il viso, nei trucchi, nei dentifrici, negli sbiancanti per i denti e nelle vernici.

Per quanto riguarda il settore alimentare, l’E171 trova largo impiego come colorante soprattutto nei dolciumi, dalle caramelle ai panettoni farciti. 

Tutti i test realizzati fino a questo momento sono stati fatti su animali, quindi, non conoscendo di preciso gli effetti sull’uomo, sono in svolgimento ricerche sempre più approfondite per valutare meglio la situazione e stabilire eventuali limitazioni nel suo impiego. Attualmente, infatti, i produttori possono ricorre a questo ingrediente senza alcun limite di dosaggio.


     

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