Il
biossido di titanio viene usato nel
settore cosmetico (con le denominazioni CI 77891 e Titanium Dioxide) e
nel settore alimentare (additivo E171).
La
prima volta in cui ho letto qualcosa su questo additivo è stata nel campo
cosmetico: stavo cercando informazioni approfondite sulle creme solari, che
dovrebbero proteggere il nostro corpo. Sì, ma allo stesso tempo lo danneggiano,
senza che la gente se ne renda conto, proprio perché ci si fida di prodotti
studiati appositamente (almeno in teoria) per la nostra salvaguardia (Creme solari: filtri chimici e filtri minerali).
Tra
gli ingredienti che le compongono possiamo trovare nanoparticelle di biossido
di titanio. Servono ad esempio a rendere più fluida la crema, ma al tempo stesso possono provocare danni alla salute.
In
forma di nanoparticelle, infatti, il biossido di titanio penetra facilmente
nella circolazione sanguigna e secondo alcuni studi causerebbe danni ai
cromosomi e alla catena del DNA. È stato classificato come possibile
cancerogeno.
Bisogna fare attenzione, quindi, alle etichette: personalmente ho trovato scritto “Titanium Dioxide (NANO)” come secondo ingrediente
(il primo era l’acqua) anche in un latte solare eco biologico!
Il
biossido di titanio viene usato anche ad esempio nei saponi, nelle creme per il
viso, nei trucchi, nei dentifrici, negli sbiancanti per i denti e nelle
vernici.
Per
quanto riguarda il settore alimentare, l’E171 trova largo impiego come
colorante soprattutto nei dolciumi, dalle caramelle ai panettoni farciti.
Tutti
i test realizzati fino a questo momento sono stati fatti su animali, quindi,
non conoscendo di preciso gli effetti sull’uomo, sono in svolgimento ricerche
sempre più approfondite per valutare meglio la situazione e stabilire eventuali
limitazioni nel suo impiego. Attualmente, infatti, i produttori possono ricorre
a questo ingrediente senza alcun limite di dosaggio.
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