La
biodiversità marina offerta dalle 7641 isole e dai 266000 chilometri quadrati
di coste delle Filippine è
incredibile. Ed è in pericolo.
Il
turismo sfrenato e irresponsabile, l’inquinamento sempre più in espansione e
devastante (con enormi quantità di plastica a soffocare flora e fauna),
l’eccessivo sfruttamento della pesca e il cambiamento climatico in generale stanno distruggendo l’ecosistema e mettendo a dura prova quello che rimane.
Per
cercare di proteggere e rispettare quei luoghi, l’architetto belga Vincent Callebaut ha progettato il Nautilus
Eco-Resort.
Sorgerà
nell’arcipelago di Palawan e sarà
interamente costruito con materiali riciclati presenti in loco.
Nel
rispetto di un’ottica anti-spreco, i rifiuti prodotti verranno riutilizzati in
seguito ad un processo di trasformazione in nuove risorse.
L’idea
prevede che il Resort sia autosufficiente sia dal punto di vista energetico sia
da quello alimentare, grazie all’uso di fonti rinnovabili e della permacultura.
Le
facciate e i tetti saranno ricoperti da piante e pannelli fotovoltaici.
L’energia prodotta in eccesso verrà distribuita alla popolazione locale, in
modo tale da renderla autosufficiente.
Il
Nautilus sarà costituito da 12
alberghi a forma di conchiglia, caratterizzati da spazi espositivi nei piani
inferiori nei quali verranno illustrate le problematiche socio-culturali e
ambientali dell’area, e da altrettante torri a spirale, che ospiteranno gli
appartamenti. L’elemento distintivo di queste torri è che ruoteranno sul
proprio asse durante la giornata, per seguire i movimenti, e quindi la luce,
del sole.
Oltre
agli appartamenti e ai piccoli hotel, è prevista la presenza di un centro di ricerca,
un centro sportivo, una base nautica e una scuola elementare.
Gli
edifici saranno collegati tra loro formando una spirale che ricorda la natura:
le piante, le conchiglie, l’armonia.
Per
vedere le belle foto del progetto e scoprire ulteriori dettagli: www.vincent.callebaut.org
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