In
alcuni Paesi è una pratica molto diffusa e un tempo anche in Italia veniva
usato questo sistema.
Il
10 ottobre, dopo anni di attesa (una proposta di legge era stata presentata già
nel lontano 2009), è entrato in vigore il provvedimento che decreta il ritorno
in Italia del “vuoto a rendere”.
Come
funziona: al momento dell’acquisto, il consumatore paga una cauzione compresa
tra i 5 e i 30 centesimi, in base al volume della confezione. Gli imballaggi
vuoti possono essere riconsegnati in cambio della restituzione della cauzione
versata.
Il
provvedimento riguarda i contenitori di birra e acqua di volume compreso tra
0,20 e 1,5 litri e non comporta aumenti dei prezzi per il consumatore.
È
prevista una fase sperimentale su base volontaria di un anno.
Gli
esercenti che scelgono di aderire all’iniziativa espongono un simbolo
all’ingresso dei propri locali.
L’obiettivo
è di informare e sensibilizzare i consumatori e i commercianti sull’importanza
del riutilizzo di imballaggi monouso, con la conseguente
riduzione della produzione di rifiuti e dell' inquinamento. Ogni contenitore potrà
essere riutilizzato fino a dieci volte, prima di essere smaltito in maniera
definitiva.
Il
periodo di sperimentazione servirà per valutare se confermare questo tipo di
sistema e anche per capire se può essere esteso ad altri generi di prodotto.