lunedì 31 luglio 2017

Francia: il piano per ridurre l’inquinamento atmosferico


Dettaglio di un'auto


All’inizio di luglio, il ministro francese Nicolas Hulot ha reso noto il piano per abbattere le emissioni nocive che rendono l’aria irrespirabile.

Il primo punto prevede che entro il 2040 non possano più essere vendute auto alimentate a benzina e a gasolio.
L’obiettivo finale, però, è di riuscire ad avere in circolazione solo mezzi ad emissioni zero entro il 2050.

Per andare incontro ai cittadini, il ministro ha assicurato che verranno messi a disposizione degli incentivi per chi sostituirà auto molto vecchie a benzina o diesel.

Inoltre, tra i vari provvedimenti in programma, saranno vietati permessi per l’estrazione di petrolio nel Paese, verrà ridotta la quota di produzione di energia nucleare e, entro il 2022, è prevista la chiusura delle centrali a carbone.


     

lunedì 24 luglio 2017

I benefici dell’olio di mandorle dolci


Olio di mandorle dolci


L’olio di mandorle dolci è molto conosciuto per il suo uso preventivo contro le smagliature durante la gravidanza, ma in realtà tutti possono godere dei suoi benefici nella normale quotidianità.

Ovviamente è consigliabile acquistare un prodotto 100% puro, senza quindi l’aggiunta di altri ingredienti, e ottenuto dalla spremitura a freddo delle mandorle. In questo modo, l’olio conserva inalterate tutte le qualità del frutto.

Grazie alle sue proprietà elasticizzanti, emollienti, idratanti, nutritive e lenitive, l’olio di mandorle dolci è adatto a qualsiasi tipo di pelle, ed è un vero e proprio toccasana per la pelle secca, arida, screpolata, arrossata o irritata.
Viene usato anche per rinvigorire e proteggere i capelli, soprattutto quelli secchi, sfibrati e crespi, sia in città che al mare, dove il sole e la salsedine giocano brutti scherzi.


   

venerdì 14 luglio 2017

Un enorme iceberg si è staccato dall’Antartide

Un iceberg di dimensioni maggiori dell’intera Liguria si è staccato dalla penisola antartica.
L’enorme blocco di ghiaccio, di circa 5800 chilometri quadrati, era tenuto sotto osservazione dal 2014, a causa della grossa frattura che si estendeva a velocità sempre maggiore negli ultimi tempi.
Tra il 10 e il 12 luglio è avvenuto il distacco. I ricercatori affermano che questo non provocherà effetti imminenti sull’innalzamento del livello dei mari, perché l’iceberg stava già galleggiando e quindi anche sciogliendosi non cambierà in modo significativo il volume dell’acqua.
Gli scienziati sono però preoccupati per la parte restante della piattaforma di ghiaccio nell’Antartide, resa più instabile da quanto avvenuto e di conseguenza potenzialmente soggetta a nuovi distacchi o ad un possibile collasso nel futuro. 
Al momento non si possono fare previsioni, non ci sono certezze. Solo con il tempo si scoprirà l’evolversi della situazione.
     
  

giovedì 6 luglio 2017

Orso grizzly non più a rischio: torna il pericolo caccia?


Orso grizzly


L’orso grizzly di Yellowstone non è più considerato un animale a rischio di estinzione.
Negli ultimi 40 anni il numero degli esemplari nella riserva è cresciuto da 136 a circa 700 e questo, secondo la United States Fish and Wildlife Service (FWS), è sufficiente per togliere l’animale dall’Endangered Species Act (ESA).
Quest’ultima è la lista delle specie protette creata nel 1973 ed è gestita da due agenzie del governo federale degli USA: United States Fish and Wildlife Service e National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).

Orso grizzly sdraiato


In teoria questa sarebbe una buona notizia, il problema è che, non godendo più della protezione federale, l’orso grizzly sarà tutelato solo all’interno della riserva, mentre al di fuori di essa potrà essere nuovamente soggetto alla caccia, a seconda delle leggi dei singoli Stati in cui si estende lo Yellowstone National Park (Wyoming, Idaho e Montana).
Di conseguenza, al temporaneamente scongiurato pericolo di estinzione si sovrappone una nuova incertezza per il futuro di questa specie.
All’inizio la situazione verrà monitorata per controllare che il numero degli esemplari non scenda sotto i 600.

Nel XIX secolo, in America, i grizzly erano più di 50000, ma anni e anni di caccia sfrenata hanno decimato la popolazione.
I 700 esemplari di Yellowstone sembrano davvero un numero così elevato da permettere di nuovo che vengano cacciati? 

Gruppi di ambientalisti e tribù di Nativi Americani sono pronti a scendere in campo per opporsi all’attuazione di questo provvedimento, che, per ora, riguarda esclusivamente l’orso grizzly di Yellowstone, ma si teme che presto verranno depennati dalla lista anche i grizzly presenti negli altri Stati. 

    

sabato 1 luglio 2017

Messico: un passo avanti per la salvezza della vaquita


Vaquita nell'oceano


Il 30 giugno 2017 è stato fatto un significativo passo avanti verso la salvaguardia della vaquita, piccolo cetaceo in via di estinzione di cui avevo parlato poco tempo fa in un post: Messico: arriva il piano per salvare la vaquita dall’estinzione 

L’accordo stilato tra il Governo del Messico, la Leonardo DiCaprio Foundation, la Fundación Carlos Slim e supportato dal WWF prevede vari obiettivi da conquistare per cercare di difendere la vaquita e l’ecosistema marino del Golfo della California.
Ieri, uno di questi traguardi è stato raggiunto: il Governo messicano ha infatti annunciato il passaggio da temporaneo a permanente del divieto dell’uso del tramaglio (rete da posta fissa che viene gettata in acqua e lasciata lì finché le prede non vi restano intrappolate).
Un buon inizio che fa ben sperare per la realizzazione degli altri punti in programma.