domenica 17 settembre 2017

Sudafrica: condanna a 20 anni per un bracconiere di rinoceronti


Rinoceronte con cucciolo nella natura


Mapoyisa Mahlauli, trentenne originario del Mozambico, è stato arrestato nel 2016 in Sudafrica, nel Kruger National Park. L’uomo aveva con sé un fucile e corni di rinoceronte. Era in compagnia di un complice, riuscito a fuggire.

Pochi giorni fa, l’accusa di bracconaggio si è trasformata in una condanna a 20 anni di carcere.
Per la polizia locale questa sentenza è un messaggio deciso diretto a tutti i potenziali bracconieri.

In Sudafrica si trovano circa 20000 rinoceronti, che costituiscono l’80% della popolazione mondiale, e ogni anno circa un migliaio di essi viene ucciso.
I corni di questi animali sono molto richiesti nel mercato nero asiatico per le presunte proprietà medicinali.




sabato 2 settembre 2017

Cibi pronti: una pericolosa comodità

I cibi pronti sono considerati una grandissima comodità dalla maggior parte delle persone. Tra lavoro, studio e impegni di ogni genere, in quanti trovano il tempo e la voglia di prepararsi tutto in casa? E così riempiamo i carrelli della spesa con merendine confezionate (brioches, biscotti, dolcetti vari), gustosi cibi surgelati già pronti (bastano pochi minuti di cottura e abbiamo un bel piatto di pasta con condimenti vari, secondi, contorni e chi più ne ha più ne metta).
Tutto fantastico... almeno all’apparenza. Già, perché in realtà di solito questi cibi non sono il massimo per il nostro organismo. Sono ricchi di additivi spesso nocivi e abbastanza inutili: abbiamo proprio bisogno di avere un pacco di brioches che scade dopo mesi e mesi? O di una cosa talmente perfetta nell’aspetto, ma che magari non ha neanche un sapore entusiasmante, da sembrare finta?

Inoltre, per la loro realizzazione solitamente vengono preferiti ingredienti che costano meno, pieni di pesticidi o grassi saturi, in modo da avere un guadagno maggiore... la nostra salute intanto ci perde, così come il portafogli, dato che anche i cibi con ingredienti scadenti o dannosi non vengono di certo regalati.

Avete mai notato, ad esempio, tra gli ingredienti una serie di "E" seguita da numeri? Con quelle sigle vengono indicati gli additivi.
I numeri tra 100-199 si riferiscono a coloranti; tra 200-299 a conservanti; tra 300-399 ad antiossidanti e correttori di acidità; tra 400-499 ad addensanti, stabilizzanti ed emulsionanti; tra 500-599 a regolatori di acidità e antiagglomeranti; tra 600-699 ad esaltatori di sapidità; ecc.. 

Alcuni additivi sono naturali, ma molti sono chimici.
Sono proprio tutti necessari? Un tempo le nonne e le mamme preparavano tutto in casa, al naturale, con ingredienti semplici e, paradossalmente, oltre ad essere tutto più genuino era anche più buono.  

Adesso invece assumiamo ogni giorno, o quasi, ingredienti anche altamente nocivi. È il caso, ad esempio, degli additivi E320 e E321 (Gli additivi E320 e E321 (butilidrossianisolo o BHA e butilidrossitoluene o BHT)).

L’elenco di sostanze che ingeriamo che provocano anche solo piccoli disturbi quotidiani è davvero vasto. Mi riferisco a bruciore di stomaco, nausea, irritazioni al tubo digerente e via dicendo... Tutte cose che, oltre ad essere fastidiose nel momento in cui le proviamo, a lungo andare possono danneggiare più seriamente il nostro corpo.


Come mai i produttori usano regolarmente questi ingredienti, non dovrebbero essere illegali? No, è tutto nella norma. Alcune sostanze, nel corso degli anni, hanno subito divieti o limitazioni in seguito a studi approfonditi; altre sono ancora sotto esame.
Generalmente, vengono stabiliti dei limiti nel dosaggio: per fare il tale prodotto si può usare al massimo tot di quell’ingrediente. Rispettando queste quantità la sostanza non dovrebbe provocare particolari danni all’organismo.
Veniamo però ai punti chiave:
1. Se mangio più alimenti (magari a mia insaputa, perché non sono tenuta/o a conoscere tutto il mondo degli additivi) che contengono il tale additivo, supero facilmente la dose massima giornaliera ritenuta “innocua”.  
2. Si conoscono i “difetti” dei singoli ingredienti, ma più additivi insieme (le varie portate di un pasto o comunque i vari cibi che si mangiano nel corso di tutta una giornata) come interagiscono tra loro? Altro problema.  
3. Quest’ultimo punto, infine, è molto soggettivo. A me, personalmente, poco importa di una dose giornaliera considerata sicura: se una sostanza è classificata come nociva, mi provoca fastidi digestivi, irritazioni e in alcuni casi può addirittura essere cancerogena, preferirei non assumerne neanche una particella minuscola. 


Purtroppo, nel mondo moderno è praticamente impossibile evitare del tutto l’assunzione di additivi, pesticidi e altre cose insalubri; però possiamo informarci, leggere attentamente le etichette, preferire i prodotti biologici quando è possibile e fare tante altre piccole cose per cercare almeno di ridurre la quantità quotidiana di queste sostanze.